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I primi interventi legati all’edificazione del «nuovo» teatro furono realizzati direttamente dagli “Americani”, ossia un gruppo di persone native di Valdottavo ed emigrate in America alla fine dell’Ottocento. Questo aspetto è tipico di molte delle costruzioni in stile Liberty della Provincia di Lucca, gli “emigrati di ritorno” avvertivano spesso l’esigenza di dare concreta e duratura espressione alle esperienze di lavoro e cultura vissute all’estero e talvolta decidevano di tradurre in termini propri di prodotto edilizio il desiderio di ostentazione della ricchezza e del benessere raggiunti.
Secondo tale interpretazione, il Liberty di Lucca e di molte altre città italiane, deve essere inteso come tipica espressione borghese, in una situazione storica particolare in cui la borghesia stessa stava riscoprendo la propria identità nel contesto politico e civile dell’Italia unita, del tutto diverso dal ruolo ricoperto nell’autonomia repubblicana e poi ducale di pochi anni prima.
A questo proposito, e’ importante sottolineare che nel caso del teatro di Valdottavo, non è senz’altro corretto parlare di sentimento di rivalsa nei confronti della terra natia perché i cittadini emigrati misero a disposizione i loro beni e le loro conoscenze tecniche ed architettoniche per realizzare un edificio con «scopi diretti al miglioramento ed al benessere della società e del paese».
La costruzione del teatro si inserisce, inoltre, nel quadro di un rilevante complesso di iniziative a carattere edilizio ed urbanistico condotte a Valdottavo nei primi anni del Novecento e ritenute di particolare valore anche dai contemporanei, come dimostra il seguente estratto da un articolo del periodico (quindicinale del mandamento di Borgo a Mozzano) «Il Bargiglio» del 17 Luglio 1910: «Valdottavo progredisce ogni giorno di più come attestano le varie e architettoniche palazzine con relativi recinti e giardini, sorte da poco tempo, non che altri fabbricati in costruzione che fra qualche anno formeranno un bel centro, dando al paese un aspetto decoroso e signorile, quale nessuno avrebbe immaginato .....».
Presso l’Archivio storico del Comune di Borgo a Mozzano sono infatti conservati i progetti elaborati nel Maggio del 1906 per la sistemazione della piazza e delle altre aree adiacenti al teatro Colombo.
Questo Teatro inaugurato nel 1913 fu costruito da concittadini generosi emigrati in America che lo dedicarono a “Crisfoforo Colombo” Dopo anni di abbandono, l’Amministrazione Comunale, con atto del 15 dicembre 1997 lo ha finalmente acquisito al patrimonio pubblico, iniziandone un’ opera di restauro che oggi permette a questo prestigioso immobile di essere nuovamente a disposizione della gente della Valle d’Ottavo e di tutta la Comunità Comunale - Valdottavo 22 dicembre 2005 -