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Al Teatro di Verzura si parla di ambiente con il Prof. Pierpaolo Garibaldi

 La Russia brucia: i termometri di Mosca non avevano mai visto una temperatura così elevata per così lungo tempo.

Pakistan, India e Cina finiscono sott’acqua con migliaia di morti e milioni di sfollati che non sanno dove andare. Ban Ki-moon piange alla televisione: “Mai vista una catastrofe di queste dimensioni sulla terra”. Ma l’ONU non si muove; quattro aerei carichi di coperte, di cibo e d’acqua e tutto finisce lì, fino alla prossima catastrofe.

I ghiacciai del Polo Nord vanno in pezzi.

Il fronte della desertificazione si espande a grande velocità. I cambiamenti climatici sono arrivati molto prima del previsto e la responsabilità della ci-o-due emessa dall’uomo appare ormai evidente. I governi stanno ancora litigando su chi deve muoversi per primo. Ma nessuno si muove. Il protocollo di Kyoto è stato un fallimento, la riunione di Bali una buffonata, la riunione di Copenaghen una vergogna.

E’ tempo che tutti noi, sette miliardi di proprietari della Terra, prendiamo nelle nostre mani il destino di noi stessi, ma soprattutto dei nostri figli e dei nostri nipoti.

Impostiamo assieme un progetto globale di una drastica riduzione delle emissioni di ci-o-due e creiamo la struttura per il finanziamento, la gestione e il controllo.

Le linee generali del progetto sono quelle che il Signore aveva definito molti anni fa quando aveva progettato la Terra e aveva creato l’uomo. Nel progetto del Signore non c’era traccia di carbone, né di petrolio, né di gas naturale, tutte quelle fonti di energia fossile che stanno provocando questi cambiamenti climatici.

(8-09-2010)

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